La mente mi riprende
ballata by Francesco Landini
Sources
Florence: Biblioteca Medicea-Laurenziana, Palatino 87 (Squarcialupi Codex), fol. 150v (3/1); Biblioteca Nazionale Centrale, Magliabechiano VII 1040, fol. 55v (text); Biblioteca Nazionale Centrale, Panciatichiano 26,
fol. 26v-27 (3/1).
Facsimiles
1. Il codice musicale Panciatichi 26 della Biblioteca Nazionale di Firenze, facsimile edition by F. Alberto Gallo, Florence: Leo S. Olschki Editore, 1981, no. 51 (FP).
2. Il Codice Squarcialupi edited by F. Alberto GALLO, Lucca:
Libreria Musicale Italiana, 1992.
Editions
1. The Works of Francesco Landini, edited by Leonard Ellinwood, Cambridge/Massachusetts: The Mediaeval Academy of America, 1939, p. 236.
2. Der Squarcialupi-Codex Pal. 87 der Biblioteca Medicea Laurenziana zu Florenz, edited by Johannes
Wolf and H. Albrecht, Lippstadt: Kistner and Siegel, 1955, p. 266.
3. The Works of Francesco Landini, edited by Leo Schrade, Monaco: Editions de L'Oiseau-Lyre, 1958. Polyphonic Music of the Fourteenth Century IV, p. 132.
Text Editions
1. CORSI, Giuseppe. Rimatori del Trecento, Turin: Unione tipografica editrice torinese, 1969, p. 1073.
2. CORSI, Giuseppe. Poesie musicali del Trecento, Bologna: Commissione per i testi di lingua, 1970, p. 188.
Literature
GALLO, F. Alberto. 'The musical and literary tradition of 14th century poetry set to music', Musik und Text in der Mehrstimmigkeit des 14. und 15. Jahrhunderts, edited by U. Günther and L. Finscher, Kassel: Bärenreiter: 1984, pp. 55-76.
Text
La mente mi riprende
che per altra lasciai
quella che prima amai;
ma la potenza d'Amor mi difende.
- Amor, come potesti
far ch'i' abandonassi
la prima cui mi desti,
a ciò ch'un'altra amassi?
E bench'io
m'acostassi
a mirar sua biltate,
pur mia lealtate
ruppe el vago aspetto che risplende.
- I' tendo l'arco e getto
vere saette e vane;
ma quella che più metto
nel cor, quella rimane.
Perché ferito t'hane
questa
più duramente,
ogni altra de la mente
ti leva e fatti amar qual più t'accende.
- Io amai l'altra forte;
ma me vie più amava
e dimostra per morte
quant'amor la legava.
Questo forte mi grava,
ché bramava sua
pace,
ben che seguir mi piace
quest'altra e d'esser sua mia vita intende.
Come fu da Parissi
Oenone lasciata,
poi che punto sentissi
d'Elena disiata,
così da me è stata
abandonata quella
per questa, ch'è sì
bella
ch'i' son felice, s'a pietà si stende.